I Bottini
Ma dove veniva raccolta l'acqua e, soprattutto, come si faceva giungere alle fonti?
"A Siena si dissero, e si dicono sempre, bottini, gli acquedotti sotterranei, scavati nel tufo, in parte anche murati, quasi tutti praticabili, che dopo aver raccolto le infiltrazioni delle acque piovane e delle vene, nelle colline circostanti, alimentano, con queste acque, le fontane pubbliche e moltissimi pozzi privati..." (Le fonti di Siena e i loro acquedotti-Fabio Bargagli-Petrucci).
Si trova citato nei documenti il termine "Buctinus" per la prima volta nel 1226 e si riferisce al fatto che la volta di queste gallerie sotterranee era a "botte" (solo il bottino di Fontanella, di probabili origini etrusche, ha la volta "a capanna"). Si riconoscono due metodi di scavo del cunicolo: nel caso del bottino di Fontebranda, più antico, si scavava attaccando da una sola parte, cioè dalla fonte, risalendo, lievemente tenendosi sempre tra i due strati geologici che formano le colline senesi: uno superiore a sabbia gialla (arenaria pliocenica), porosa e permeabile, che filtra l'acqua piovana e l'altro, sotto, di argilla turchina compatta ed impermeabile che la raccoglie. L'acqua raccolta scorreva sul fondo della galleria in un canaletto (Gorello) sopra docci di terracotta, aumentando di volume e giungendo abbondante alla fonte.
Per il bottino di Fonte Gaia si iniziò invece da due punti: Fonte Gaia e S. Petronilla, nella stessa direzione convergendo nel punto mediale, ed anche, sempre da S. Petronilla , a Nord verso Fonte Becci. Questo metodo era più veloce ma anche più difficile perché poteva capitare che le due gallerie non si ricongiungessero perché‚ passanti su piani diversi, e questo si nota in alcuni tratti che sono più larghi o hanno la volta molto più in alto del normale. Proprio per mantenere una certa direzione, in assenza di strumenti adeguati, ogni tanto si scavava in alto fino a sbucare all'aperto e questi pozzi, detti anche occhi o smiragli, servivano anche per areare le gallerie e permettere il trasporto in superficie dei detriti e dei materiali di risulta.
Il lavoro nei bottini |
Il percorso dei bottini |
La storia del bottino di Fonte Gaia |
La situazione attuale |
Coloro che sono interessati più specificatamente alle date storiche e ai testi su cui possono trarre informazioni preziose possono consultare questi links.
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