Fonte delle Sperandie
Non
è certa la data di costruzione di questa fonte, ma si hanno notizie
di un restauro ad essa fatto il 30 giugno 1330. Fu chiamata così
a causa della vicinanza con il monastero femminile delle suore benedettine
di Sant'Agnese, dette anche Sperandie, che successivamente presero il nome
di Trafisse. Attualmente vi si accede dall'omomima Via delle Sperandie.
Era dotata di un bottino, o meglio di un trabocco, che raggiungeva il torrente
Tressa appena fuori della città. La fonte è rappresentata
da una ampia nicchia da dove, attraverso un passaggio oggi protetto da
una grata, si accede ad una grossa vasca sotterranea. Nella parete di fondo
della nicchia si può notare una lapide che ricorda la ripulitura
del bottino che alimenta la fonte, avvenuta il "...15 settembre 1724,
al tempo (della camarlenga monaca) Domina Maria Piccolomini".